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DAVIDE BURLIZZI; Racconti Di Barman

DAVIDE BURLIZZI; Racconti Di Barman

-RACCONTACI DI TE; ESPERIENZE LAVORATIVE, PROGETTI.

Mi chiamo Davide Burlizzi e ho 27 anni, faccio il barman da quando ne ho 17, ho iniziato come molti qui nelle discoteche della riviera romagnola, piano piano col tempo è cresciuta la passione per questo lavoro che mi ha portato a Londra, dove ho vissuto 2 anni... Dopo questa esperienza ho cominciato a prendere sul serio questo mestiere e a frequentare corsi come la EBS a Milano e tanti altri corsi di formazione (che periodicamente ancora faccio) Il mio progetto futuro è vario, mi piacerebbe aprire un locale o un format replicabile per vari punti vendita, mi piacerebbe insegnare questo lavoro o anche solo girare il mondo facendo quello che amo!



-COSA CHIEDONO I TUOI CLIENTI AL BANCONE DEL BAR?

Ovviamente i cocktail piú richiesti in Italia sono sempre loro: americano, spritz, in Inghilterra invece ho sentito molti espresso martini, pornstar martini e vino e lemon soda (lo so non dovrei neanche dirle queste cose)



-NEI TUOI COCKTAIL, TRADIZIONE O INNOVAZIONE?

Per quanto riguarda il concetto di tradizione/innovazione io sono sempre stato dell’idea che le due cose possano coesistere perfettamente sia all’interno di un format, così come nei cocktail, per questo, quando posso nella mia cocktail list cerco di trasmettere delle storie che se si possono collegare alla tradizione del locale o di chi lo ha fondato, meglio ancora!



-QUALI SONO I PUNTI DI FORZA NEL TUO LOCALE?

Nel mio locale i punti di forza sono sicuramente la location molto elegante e il servizio, ogni giorno io e il mio team cerchiamo di trasmettere la nostra passione al cliente, rendendolo l’ospite d’onore, proprio come lo ospiteremmo a casa nostra, avere questo tipo di attenzioni viene ancora prima di tutto.



-COSA NE PENSI DEI PRODOTTI NO ALCOOL NATI NEGLI ULTIMI ANNI?

Cosa penso dei prodotti no alcool? Sono giustissimi! Penso che anche chi non beve alcool abbia il diritto di avere cocktail pari elaborati da quelli alcolici, i cocktail sono cocktail, punto.



-QUALE È IL COCKTAIL CHE PREFERISCI MISCELARE AI TUOI CLIENTI?

I cocktail che preferisco miscelare sono quelli che poi piacciono anche a me, mi piace molto giocare con i gusti, e se io e il cliente viaggiamo nella stessa lunghezza d’onda, ecco che posso azzardare molto di più! Ed è proprio lì il bello!



-CAMBIERÀ QUALCOSA NEL SETTORE DELL'HOSPITALITY DOPO QUESTA PANDEMIA?

Cosa cambierà nel nostro settore? Le discoteche piano piano spariranno e si darà sempre più posto a cene tra amici e magari ai disco pub (quelli che ad una certa rimuovono le sedie/tavoli e creano la pista da ballo), almeno secondo me è questo quello che succederà.


-SCRIVICI LA RICETTA DI UNO DEI COCKTAIL NELLA TUA DRINK LIST.

Uno dei cocktail che mi porto spesso dietro è una variante del Bees Knees molto carina, dove vado a fare una macerazione al miele con l’ananas, e alla ricetta originare vado a fare un top di champagne, che da una nota sbilanciata sul dolce, e frizzantezza che secondo me ci sta da dio!